Quanto sta accadendo alla libertà di espressione, sopratutto in questi giorni, ci sta lasciando a dir poco perplessi. A maggior ragione per quanto sta avvenendo su uno dei maggiori Social Media esistenti che per l’ennesima volta tenta di imbavagliare fatti storici, testimonianze e aneddoti di una comunità che ha sempre manifestato in maniera circoscritta il proprio contesto culturale, sociale e politico. Come vedete nella foto, è stato rimosso un contenuto, con una motivazione alquanto ambigua: perché “non rispetta gli Standard della comunità di Facebook”. E’ da precisare che la foto è stata segnalata da un ulteriore utente, o più utenti, e non dai moderatori del Social che, invece non attua alcuna “caccia alle streghe”. Però ci si dovrebbe chiedere come mai non si interpella l’imputato o perché non è concessa la facoltà di appello contro qual capo d’imputazione in modo da evitare che gli account siano bloccati per 30 giorni (anche se c’è scritto 30 giorni, vedi foto sotto) e evitare anche che contenuti che non abbiano alcun motivo valido per essere cancellati siano rimossi definitivamente? Non sta a noi dire come rendere migliore un Social Media, quello che possiamo fare è testimoniare i torti subiti su una piattaforma che dà visibilità a milioni di persone e in cui vi si ritrovano una moltitudine di genti che condividono le più svariate argomentazioni. Manifestiamo tutta la solidarietà all’utente bloccato e speriamo che non accada più di subire un torto simile.
conosco la tecnica che hanno usato , non si tratta di facebook ma bensi di un attacco.
se mi contattate vi spiego come hanno fatto.